Caro Diario - La Garbatella

“Il quartiere che mi piace più di tutti è la Garbatella”

Così, con poche semplici parole inizia questo inno alla bellezza di Roma, alla spensieratezza e gioia che anche solo respirarne la sua aria riesce a donare. Lontano dai fasti dell'Impero, dalle volute barocche delle Basiliche, dai marmi dei suoi Templi - questa è Roma, questa è la Garbatella.

Sulle note di I’m Your Man di Leonard Cohen, Moretti se ne va in giro con la sua ormai mitica vespa all'inizio di Caro Diario, raccontandoci che “... me ne vado in giro per i lotti popolari” passando sotto archi, in viali alberati, piazze assolate in quegli spazi di Roma che ancora oggi conservano il suo cuore e la sua anima popolare, umana, eterna.

Il suo giro per la Garbatella parte da Piazza Damiano Sauli, davanti alla scuola elementare Cesare Battisti, poi prosegue in Via delle Sette Chiese, da cui svolterà in Piazza Sant’Eurosia e passerà sotto l’arco più famoso del quartiere, continuando lungo via Rubino, via Tosi e via Rho.

Certo, non è il Pantheon, il Colosseo o Piazza Navona - ma questo è il luogo in cui nasce, cresce e muore l'umanità che ha saputo regalare al mondo quei capolavori.

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